I viaggiatori che arrivano in Italia sono attirati dalle tante opportunità offerte loro dal nostro Paese. Oltre all'enogastronomia e le bellezze paesaggistiche sono soprattutto l'arte e la cultura ad occupare uno dei primi posti tra i desiderata dei protagonisti del turismo italiano. C'è in generale una maggiore attenzione al rapporto qualità prezzo e un maggior impatto sull'economia dell'Italia. Sembrerebbe questo il trend dominante degli ultimi anni da quanto emerge da alcune ricerche realizzate da Isnart.
L'Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) ha realizzato proprio di recente un'indagine relativa all'anno precedente, nella quale è emerso che il patrimonio culturale italiano è la seconda motivazione di vacanza nel nostro paese dopo quella naturalistica. E' stato notato innanzitutto un discostamento nella scelta delle proprie destinazioni, dalle rotte tradizionali. Non sono prese solo in considerazione Roma, Firenze, Milano e le altre importanti città d'arte, ma anche i piccoli borghi e piccoli centri che permettono al turista di realizzare esperienze nuove e maggiormente in contatto con la natura ed il territorio, oltre che con le tradizioni. Si pensa che alla base di questa scelta si nasconda innanzitutto un desiderio di evasione e maggiore scoperta visti soprattutto come conseguenza diretta del periodo pandemico.
Cambiano i tempi e cambiano anche le esigenze dunque. Sempre da una stima di Isnart nel 2022 si assiste ad un record di oltre 142 milioni di presenze tra pernottamenti in strutture ricettive ed alloggi in case private. la quota internazionale dei visitatori si attesta intorno ai 63,6 milioni. E' stata la neo presidente Isnart, Loretta Credaro ad affermare come sia importante considerare questo fenomeno emergente nella programmazione del turismo in Italia, lasciando spazio ad esperienze che vadano a mettere in luce tutte le piccole eccellenze del territorio. Il buon rapporto qualità prezzo è infatti un must del turismo culturale e rappresenta un fattore decisivo nella scelta di italiani e stranieri. Il turismo locale può avere grande apporto da questo trend che va appunto sfruttato fino in fondo per ottenere vantaggi che andranno a ripercuotersi poi sull'intero sistema del turismo italiano.
Il turista culturale nonostante sia preoccupato per il progressivo aumento dei costi, riesce a generare un notevole impatto economico. Come dimostrato dai dati ottenuti dalle ricerche di Isnart, chi viaggia per motivi culturali spende di più rispetto al turista medio italiano per l'acquisto di beni e servizi durante la vacanza. Si tratta di un trend significativo se si considera che la spesa supera i 70 euro del 2019 e considerando che chi proviene dall'estero sembra essere maggiormente disposto a spendere somme elevate rispetto a quello italiano da un punto di vista gastronomico e culturale. Il turista culturale ricerca delle esperienze autentiche e diverse dal solito. I turisti stranieri sono attratti dalla voglia di novità assieme al desiderio di scoprire l'enogastronomia locale. Una volta giunti in loco, il turista culturale si dedica a visite ai borghi, centri storici , musei, palazzi e castelli ed anche tante escursioni e gite nella natura.
I turisti che viaggiano per cultura sono ben attrezzati in quanto web addicted: hanno grande padronanza delle tecnologie digitali e sanno come sfruttarle per ottenere il massimo da ogni loro esperienza. I dati ci invitano a riflettere sulle possibilità offerta al turismo italiano da questo nuovo tipo di turista che appare interessato a vivere esperienze uniche e contribuire con la propria visita ad un incremento del turismo italiano che è fatto sì di splendide città d'arte e paesaggi mozzafiato, ma che offre anche esperienze di turismo locale impareggiabili e vicine ad ogni singola esigenza dei visitatori.
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